Un viaggio nell’antichità, i siti archeologici più belli in Provincia di Latina
Gli amanti e gli appassionati di storia, architettura e di arte che viaggiano lungo la nostra Provincia, non potranno fare a meno di visitare queste mete molto particolari. Archi, teatri, grotte preistoriche…il nostro territorio è una fonte inesauribile di reperti antichi e opere monumentali di grande fascino, che vanno visitate almeno una volta nella vita! Scopriamo insieme alcuni tra i siti archeologici più belli da vedere in Provincia di Latina.
Grotta Guattari
La Grotta Guattari a San Felice Circeo offre una vista sulla vita della regione durante l’antichità. La grotta, che fu utilizzata come luogo di culto nel periodo preistorico, è stata recentemente restaurata e periodicamente viene aperta anche al pubblico. Si estende per circa 800 metri sotto la collina del Monte Circeo, una formazione rocciosa che domina il litorale. Sigillata da una frana 53 mila anni fa, è stata scoperta nel 1939 ed è particolarmente nota per un eccezionale ritrovamento: il cranio di un Homo Neanderthalensis integro e in ottimo stato di conservazione! Questo reperto è attualmente conservato presso il Museo Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”.
Tempio di Giove Anxur e Teatro Romano
Il Tempio di Giove Anxur a Terracina, un tempo un importante centro culturale e religioso, è stato costruito in onore del dio Giove. Il Teatro Romano, anche questo a Terracina, è stato recentemente restaurato e gli esperti ritengono che possa ospitare oltre 4mila persone!
Il Tempio di Giove Anxur è situato sulla sommità del Monte Sant’Angelo (chiamato anche Monte Giove appunto in onore del Tempio). Risalente al II secolo a.C., il tempio fu costruito in onore del dio Giove “fanciullo” e costituiva uno dei principali centri di culto della regione. Il tempio venne danneggiato durante le invasioni barbariche del V secolo d.C. e poi abbandonato.
Il Teatro Romano di Terracina, venne costruito durante il I secolo a.C., ed era uno dei principali centri di intrattenimento della città, dotato di una scena in muratura, ornata da numerosi decori in stucco e marmo.
Parco archeologico di Antica Norba
L’Antica Norba a Norma è un sito archeologico di grande importanza che rappresenta uno dei più antichi insediamenti latini in Italia. La leggenda riporta le sue origini addirittura ad Ercole. Si tratta di un’antica città fortificata, che venne abitata fino al medioevo.
Nel XIX secolo, il sito venne riportato alla luce grazie agli scavi archeologici condotti da varie missioni scientifiche. Oggi si possono ammirare i resti dell’antica città, comprese le mura, le cisterne e tratti di strada pavimentata. Un luogo molto suggestivo, che vi consigliamo assolutamente di non perdere.
Archi di San Lidano
I resti degli Archi di San Lidano a Sezze, che sono un esempio affascinante di architettura romana, si ergevano su un fiume ormai prosciugato. Questi archi costituivano infatti un antico ponte romano situato nelle vicinanze della via Appia.
Il ponte fu costruito nel II secolo a.C. ed era composto da tre arcate in pietra.
Il nome deriva da San Lidano, un santo cristiano che avrebbe riutilizzato questo ponte durante la sua opera di bonifica della palude.
Zona dell’Appia Antica a Fondi
Arriviamo all’Appia Antica, una strada di origine romana che un tempo era utilizzata come via principale per il commercio e i viaggi. Costruita nel 312 a.C. collegava Roma alla città di Brindisi, lungo la costa del Mar Adriatico. La Via Appia aveva una grande importanza strategica e commerciale e rappresenta uno dei principali punti di riferimento della storia dell’Italia. Fondi è dunque una delle città del Lazio attraversate dall’Appia Antica. Grazie a diverse tracce di quella che fu la pavimentazione originaria del percorso, questa zona nutre di un forte interesse archeologico. Tra le opere che è possibile incontrare percorrendo la via Appia, citiamo la chiesa della Madonna del Soccorso e il Mausoleo cd. di Gavio Nauta.
Comprensorio Archeologico Minturnae e Antiquarium
Concludiamo con un altro importante sito archeologico, nei pressi della città di Minturno. Il Comprensorio Archeologico Minturnae e Antiquarium comprende diversi reperti, che vanno dalle spoglie della città-porto edificata dagli aurunci, al teatro romano, un tempio e diverse fonti termali, nonché statue e resti di aree urbane risalenti all’era repubblicana e imperiale. Tutti i ritrovamenti sono stati ben conservati nel corso dei secoli e oggi costituiscono una fonte inestimabile di conoscenza sulla nostra storia e la nostra cultura.