Palmarola, situata a 10 Km ad ovest dell’Isola di Ponza, ha un numero esiguo di abitanti.
In antichità era chiamata Palmaria, ed oggi è anche denominata “la Forcina” per la sua forma, ma in realtà prende il nome dalla palma nana, originaria dell’Europa, che cresce selvatica sull’isola.
Essa è di origine vulcanica come le altre isole dell’arcipelago pontino, e presenta colate laviche, domi e brecce di natura riolitica la cui età è compresa tra 4,2 e 1 milioni di anni.
Sono stati rilevati importanti giacimenti di ossidiana, oggi utilizzata per realizzare piccoli oggetti decorativi, monili, lame per bisturi.
Le bellezze dell’isola possono essere ammirate facendo brevi passeggiate, immersioni tra i fondali marini o circumnavigare le coste.
Sbalorditiva la bellezza della “cattedrale” situata nei pressi di Punta della Brecce e la grande scogliera bianca, sul versante meridionale dell’Isola.
Le spiagge sono poche e bellissime, racchiuse tra ripidi pendii e pareti rocciose.
Le numerose grotte lungo le coste possono essere visitate con piccole imbarcazioni ed esplorate da chi ha attrezzature ed esperienza per esplorare i fondali marini.
Per la sua grande importanza ambientale e per tutelare la sua preziosa natura incontaminata è stata creata una riserva naturale.